OBIETTIVI PASTORALI
Ciò che normalmente ci si aspetta da una parrocchia è un ricco calendario di devozioni, di osservanze tradizionali, di feste religiose unitamente ad una comoda prassi sacramentale che sia attenta più alle disponibilità dei richiedenti che al senso vero di quanto si celebra. E, in pratica, la vita parrocchiale rischia di esaurire le sue risorse nel tentativo di venire incontro alle svariate richieste rituali dei fedeli, troppo spesso prive di ogni significato di fede, dettate da semplici consuetudini sociali. Nella coscienza normale dei cristiani la parrocchia ha perduto il senso di popolo in cammino verso il Regno di Dio; l'appartenenza ad essa è sentita più come un fatto di terriorio che come bisogno di un' esperienza di fede. Gli stessi sacramenti, che dovrebbero costituire il momento decisivo della conversione di vita, della comunione e dell'impegno missionario di un cristiano, per lo più non rispondono a motivazioni di scelta e di crescita nella fede, ma ad uno schema standardizzato, avulso da ogni implicanza di vita.
Recuperare il senso dell'iniziazione cristiana, dell'appartenenza, della corresponsablità , del cammino, della missione...è la dimensione della rinnovata pastorale parrocchiale che, nella sua fase iniziale, va sempre più delineandosi come accompagnamento degli adulti perchè riscoprano il senso della loro fede e la responsabilità educativa nei confronti delle nuove generazioni.
I sacramenti segnano le tappe di questo cammino: per essi non c'è un "corso" che dia titolo per la celebrazione, ma un "percorso" da vivere nella comunità ...non per scomparire dopo la celebrazione (come purtroppo accade nella stragrande maggioranza dei casi), ma per continuare in essa il cammino di crescita e d'impegno. In riferimento ai fanciulli, poi, è doveroso che siano gli stessi genitori ad iniziarli all'esperienza di fede trasmettendo loro la gioia della vita comunitaria e della speranza cristiana.
La parrocchia, almeno per il battesimo e la cresima, non definisce date fisse per la celebrazione per non favorire la mentalità che i sacramenti debbano celebrarsi a scadenza, indipendentemente dalla maturazione di una scelta di fede; per evidenziare la loro dimensione comunitaria le richieste di celebrazione vengono accolte nella festa domenicale; i richiedenti sono affidati a catechisti che ne accompagnano il cammino in modo individuale ed in gruppo; l'obiettivo è quello di offrire l'opportunità di un tempo adeguato per una riflessione sulla scelta fatta e di un'esperienza di vita di chiesa, spesso assente. Dopo un congruo tratto di cammino, poi, catechisti e candidati concordano il periodo della celebrazione comunitaria del sacramento.
L'azione di accompagnamento dei minori e dei loro genitori è integrata dall'attività oratoriale, pensata ed organizzata come tempo prolungato di accoglienza e di educazione attraverso il gioco, i laboratori, la catechesi, le celebrazioni...insieme a frequenti momenti di festa.
La parrocchia mantiene il contatto col territorio attraverso l'azione dell''Associazione di volontariato e della Caritas che hanno come specifico la concretizzazione del messaggio evangelico del "farsi prossimo" alle situazioni di sofferenza, di bisogno...o semplicemente di disagio anche solo sociale.
Associazione e Caritas saranno da supporto alla realizzazione del progetto delle "comunità di vicinato" : con esse la parrocchia si farà presente in modo capillare in ogni parte del territorio per vitalizzare ed unire le forze buone, per tessere rapporti amichevoli fra le famiglie, per risvegliare e sostenere la fede nel quotidiano, per organizzare l'impegno di solidarietà verso i più poveri, per promuovere il buon vivere sociale... per rendere il territorio luogo dove l'annunzio della speranza cristiana è alimentato dall'esperienza gioiosa della vita buona del vangelo.


