INIZIAZIONE ALLA VITA CRISTIANA
Il percorso di iniziazione cristiana ha il suo avvio dalla richiesta del Battesimo che i genitori presentano alla comunità per i loro figli. Innanzitutto viene chiesto ai genitori di iniziare un'esperienza di vita di Chiesa, che quasi sempre risulta assente; ciò non per imposizione, ma per dare senso alla scelta che essi operano ed alla responsabilità educativa che si assumono.
In questa fase gli accompagnatori visitano i genitori a casa e li accolgono in chiesa per la celebrazione domenicale. Intanto si guidano i genitori a prendere coscienza della scelta che stanno operando, della dignità e degli impegni che ne conseguono.
Dopo un primo scrutinio sulla partecipazione alla vita della comunità , i genitori iniziano la catechesi prebattesimale; in questa fase si concorda anche la data e si prepara la celebrazione del Battesimo che si svolge, salvo motivazioni gravi, in una celebrazione domenicale.
L'accompagnamento dei genitori continua per tutto il periodo d'infanzia del bambino attraverso gli accompagnatori battesimali e le comunità di vicinato; ad iniziare dai quattro anni, il cammino viene integrato con una prima esperienza di vita nella comunità attraverso incontri mensili in parrocchia curati dai catechisti: fanciulli e genitori sono accompagnati in un cammino formativo che, in un tempo prolungato ed attraverso esperienze diversificate, introdurrà nella vita della comunità e fornirà le conoscenze fondametali della fede cristiana. Il cammino cambierà modalità quando il bambino, divenuto fanciullo (a circa 9 anni), seguirà in parrocchia una catechesi più sistematica in preparazione al sacramento della Riconciliazione e della Mensa eucaristica. In questa fase i genitori sono accompagnati da un educatore che li sostiene nell'impegno di collaborazione educativa e di testimonianza di fede da trasmettere ai figli.
I fanciulli celebrano la prima Confessione all'inizio della quaresima;
la prima Comunione si celebra nella prima domenica di giugno; essa è preparata e gestita dai catechisti in collaborazione coi genitori, anche per quanto riguarda l'addobbo della chiesa ed il ricordo fotografico. Tutti i fanciulli, nella celebrazione, indossano l'abito bianco consegnato gratuitamente in uso dalla parrocchia.
L'esperienza della Prima Comunione si conclude con un breve campo scuola, a segnare anche il passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza. L'adolescenza apre un nuovo e delicato periodo di vita con infinite e contrastanti prospettive, non sempre positive quando l'ambiente in cui si vive non offre il meglio.
All'esigenza crescente di libertà del ragazzo si unsce la sua fragilità e la sua vulnerabilità , accresciuta dal rifiuto di ogni autorità e dal rigetto di norme di comportamento. E' il momento in cui molti, adempiuto il dovere della Prima Comunione, abbandonano il cammino intrapreso, non sorretti dall'impegno educativo dei genitori.
Essenziale, quanto difficile, in questa fase è l'opera di accompagnamento, destinata quasi sicuramente a fallire se non condotta in modo sinergico dalla famiglia, dalla scuola e dalla parrocchia: i soli ambienti che possono contrastare il richiamo selvaggio della strada ed offrire strumenti e prospettive positivamente allettanti.
L'impostazione oratoriale del cammino educativo dei ragazzi, condotta in collaborazione con i genitori, sta dando risultati molto lusinghieri, sia per l'interesse che suscita nei ragazzi, sia anche nella ritrovata gioia dei genitori di non essere soli di fronte a problemi educativi altrimenti insuperabili. Gioco, festa, catechesi, attività labortoriale, musica, preghiera, teatro, danza, messa domenicale, uscite, campo scuola....e i ragazzi si trovano a crescere spontaneamente legati a certi spazi, a certe persone, a certe attività che pian piano costruiscono il loro futuro positivo.
E' questo anche il tempo dell'integrazione nella comunitÃ
e del necessario confronto con il mondo dei giovani e degli adulti.
A ciò aiutano iniziative d'incontro e di festa comunitarie, oltre la celebrazione domenicale.
E' questo il tempo in cui i ragazzi vengono accompagnati a maturare in modo autonomo una scelta personale di fede per la propriavita; dopo qualche anno di cammino, in
alcuni nasce anche la decisione di confermare la scelta battesimale con il sacramento della Cresima.
Normalmente, purtroppo, occorre fare un lavoro immane per recuperare un minimo di senso per quello che dovrebbe essere il sacramento dell'inizio della maturità cristiana, la conferma di una scelta di fede e di servizio all'interno della comunità . Troppo spesso si chiede il Sacramento dopo anni di assenza dalla vita della comunità ... e non per ragioni di fede, ma per semplice opportunità o tradizione, come passo prescritto per il matrimonio e per portare a Battesimo un familiare.
A questi, normalmente giovani e adulti, la parrocchia chiede un tempo adeguato di esperienza di chiesa (almeno la partecipazione alla messa domenicale) e di formazione nel gruppo parrocchiale di appartenenza per età , a vantaggio di una opportunità di recupero del senso ecclesiale del Sacramento che chiedono di celebrare.
Il percorso è portato a compimento per tutti i candidati con alcuni incontri collegiali, volti ad una maggiore comprensione del significato della scelta operata ed alla preparazione immediata al Sacramento.




