Laboratorio pastorale:
le comunità di vicinato
Verso una visione ritrovata della comunità cristiana.
Erano assidui nell`ascoltare l`insegnamento degli apostoli e nell`unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati (Atti 2, 42-48).
Premessa: L’urgenza di curare la vigna perché non vada in abbandono
Canterò per il mio diletto il mio cantico d`amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l`aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. (Is 5)
1- Un rinnovamento necessario: dalla casa arroccata alla casa vicina
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse:
«Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui rispose: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall`altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n`ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all`albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso» (Lc 10, 25-37).
Riflessione per la programmazione
Quale strada Gesù apre alla sua Chiesa: quella di chiudersi nel tempio, dedita al culto ed alle osservanze rituali?
...o quella del farsi vicina e prendersi cura dei bisogni dell’altro?
«Che m`importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore. «Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri?
Smettete di presentare offerte inutili, l`incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli.
Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto.
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l`oppresso, rendete giustizia all`orfano, difendete la causa della vedova». (Is 1)
Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l`affamato, nell`introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? (Is 58)
Per la verifica
· Gli arroccamenti delle comunità cristiane fra le mura del tempio: la vita parrocchiale che si esaurisce nel succedersi delle devozioni, nella preparazione e celebrazione di sacramenti e feste, all’interno del recinto parrocchiale.
· Lo stato di solitudine e di sofferenza di tante famiglie che restano lontane dalla vita del tempio.
· Il modo di agire di Dio: il farsi vicino, l’andare in cerca.
Atteggiamenti e scelte
· La cura dell’uomo prima del culto
· La rinnovata visione della “parrocchia” come “vicinato” in cui ognuno si prende cura dell’altro.
2. Parrocchia: tempio e territorio
Il Signore mi condusse poi all`ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell`acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell`altare.
Quell`uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare quell`acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare quell`acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare l`acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un fiume che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute, erano acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado.
Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell`uomo?».
Poi mi fece ritornare sulla sponda del fiume; voltandomi, vidi che sulla sponda del fiume vi era un grandissima quantità di alberi da una parte e dall`altra. Mi disse: «Queste acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell`Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà (Ezechiele 47).
Riflessione per una svolta pastorale
Qual è il senso del Tempio?
· luogo che assorbe tutte le energie e risolve in esso tutta la vita di una comunità (accoglienza, catechesi, preghiera, liturgia, assistenza, tempo libero, organizzazione….)
· luogo da cui parte la vita della comunità per rendere “vicina” la salvezza in ogni angolo del territorio.
3. Una comunità che va nei luoghi dove la gente vive.
Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d`Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Mt 10).
Icone evangeliche della Chiesa in missione.
· La vite che ricopre la terra con i suoi tralci.
Hai divelto una vite dall`Egitto, per trapiantarla hai espulso i popoli. Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici e ha riempito la terra. La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i più alti cedri.Ha esteso i suoi tralci fino al mare e arrivavano al fiume i suoi germogli (Salmo 79)
· La rete da gettare al largo: il coraggio di andare là dove sono i pesci.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano… Gesù disse a Simon Pietro: “non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini (Luca,5).
· Il pozzo di Giacobbe (Giovanni,4)
La parrocchia: da pozzo nel deserto a fonte dell’acqua viva di Cristo che sgorga da ogni credente e arriva ovunque.
Considerazione per la progettazione
Il senso di essere “parrocchia”: trasformare il territorio in “vicinato”.
La chiesa parrocchiale non è un santuario costruito in un luogo solitario, lontano dal vortice della vita; essa è, invece, la casa costruita vicino alle altre case per dare senso e speranza al vivere quotidiano della gente.
4. Uno sguardo alle origini per indirizzare il presente
· La prima comunità cristiana nasce a Gerusalemme, nel cenacolo con la missione di estendere il Regno fino ai confini della terra; essa cresce attraverso l’annunzio, l’accoglienza della Parola e la conversione a Cristo. I segni dell’appartenenza alla Chiesa sono il battesimo e la vita di comunione fraterna che trova la massima espressione nell’eucaristia e nella condivisione. Punti autorevoli di riferimento sono sempre gli Apostoli (Atti cap. 2)
· La crescita della prima comunità di Gerusalemme impone l’elezione di collaboratori (diaconi) per una diversificazione dei servizi ed una presenza più costante (Atti cap. 6).
· La persecuzione scoppiata in Gerusalemme provoca la disseminazione della Parola e la nascita di nuove comunità cristiane nella Giudea e nella Samaria (Atti cap. 8).
· La Parola giunge anche nella Fenicia ed a Cipro, ad opera dei fedeli
della diaspora. Ad Antiochia nasce la prima comunità non giudaica;
qui, per la prima volta, i fedeli vengono chiamati “cristiani”.
Gli Apostoli mandano Barnaba per la cura di questa comunità
(Atti 11,19 ss).
· Nella Giudea le comunità cristiane sono già rette da “anziani”
(presbiteri); ovunque siano, esse vivono in comunione fraterna e
solidarietà (Atti 11,27 ss).
· Anche a Listra, Iconio ed Antiochia vengono costituiti gli “anziani”
(Atti 14,21 ss).
· I requisiti dei presbiteri e vescovi
Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato: il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati. Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev`essere irreprensibile: non arrogante, non iracon do, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, attaccato alla dottrina sicura, secondo l`insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono (Tito 1,5 ss).
E` degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all`episcopato, desidera un no bile lavoro. Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,
non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, 5perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un neofita, perché non gli acca da di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. E` necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo (Tim 3,1 ss).
· Doveri e compiti dei presbiteri
Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: i vecchi siano sobri, di gnitosi, assennati, saldi nella fede, nell`amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldi centi né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per forma re le giovani all`amore del marito e dei figli, ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.
Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esem pio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro. Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore (Tito, 2,1-10).
Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini. ….Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buo ne. Ciò è bello e utile per gli uomini. Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. Dopo una o due ammonizioni stá lontano da chi è fazioso,ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa (Tito 3,1-2).
5. Elementi da recuperare per una reimpostazione della vita parrocchiale
· Missione evangelizzatrice appartenente ad ogni membro della comunità.
· Mentalità di appartenenza alla comunità cristiana derivante dall’adesione alla Parola, dalla conversione della vita e dalla partecipazione/condivisione comunitaria.
· Costituzione di comunità di vicinato, guidate ed accompagnate da un “presbitero-vescovo” (anziano-sentinella-pastore) scelto e mandato dalla Chiesa.
· Formazione di piccole comunità ministeriali in espansione (collaboratori), intorno al pastore per essere vicini ad ogni famiglia del vicinato.
· Coordinamento della vita dei vicinati all’interno del Consiglio pastorale della parrocchia.
· Promozione del senso di comunione parrocchiale e di solidarietà con i fratelli delle altre comunità.
· Promozione di una rete di rapporti fra i vicinati, atta a favorire la conoscenza e l’integrazione nella parrocchia.
· Promozione di servizi parrocchiali per sostenere ed incentivare il cammino delle comunità di vicinato.
· Adattamento della vita interna della parrocchia alle nuove esigenze di crescita che man mano emergono.
· Altro ........
6. Tappe per la realizzazione del progetto
. La comunità parrocchiale svolgerà una missione in tutti i quartieri del territorio; in ognuno di questi si costituirà una comunità di vicinato con tutte le persone di buona volontà.
· La Parrocchia affida ogni vicinato alla guida di un “anziano-vescovo” (pastore-sentinella– animatore) .
· L’animatore individuerà persone del vicinato pie, sensibili, attive per un’opera di collaborazione. Con queste persone si terranno incontri sul posto, insieme al parroco, per individuare le urgenze, consolidare ed incoraggiare la buona volontà, concordare le modalità di presenza.
· Primo obiettivo del lavoro pastorale nel vicinato è quello di far nascere una rete di rapporti amichevoli fra le diverse famiglie. A questo scopo vanno individuate e promosse tutte quelle iniziative adatte.
· La vita dei vicinati trova la sua unità nella parrocchia; qui saranno individuate e messe in atto iniziative di conoscenza, interscambio, integrazione, condivisione fra i diversi vicinati.
Il progetto “parrocchia-vicinato” si pone come risposta cristiana alle tante problematiche ed urgenze religiose, nonché socio-economiche, accentuate dalla crisi di questi ultimi tempi che spesso costituisce ulteriore motivazione per un allontanamento dai valori cristiani e dalla pratica della fede. Il progetto si pone non solo come annunzio evangelico capillare, ma anche come sua concretizzazione nella dimensione della carità cristiana, attraverso un’azione di solidarietà, promozione, condivisione fra le famiglie del vicinato.
Vogliamo poi farvi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia: nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità. Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi. ... E come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest`opera generosa. Non dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà... (2Corinzi: Capitolo 8).
7. Bozza di impostazione pastorale
La parrocchia come comunità di vicinati
· Vicinati e sentinelle -pastori– accompagnatori
Vicinati Sentinelle/animatori
Rione Savorito : Pina Rotondale
Va Savorito:
Coop. S. Agostino: Marilena Mauro
Via Petraro 1: Salvatore Somma
Via Petraro 2, tr. Petraro, Tr. Savorito: Lello Di Nocera
IACP: Lucia Gargiulo
Moscarella: Concetta Vitaglione
GESCAL:
Rete di collaboratori da costituire ed espandere con le persone sensibili del vicinato .
· Attività nel vicinato:
conoscenza del territorio e delle famiglie– iniziative per rapporti di amicizia -prendersi cura del vicino– integrazione nuove famiglie– accompagnamento giovani coppie– accompagnamento battesimale– sostegno educativo per i genitori - sostegno anziani, ammalati e casi di bisogno - evangelizzazione - centri di ascolto e di preghiera– promozione socio-ambientale– promozione della corresponsabilità - promozione della solidarietà e condivisione con le famiglie del vicinato -integrazione nel contesto parrocchiale.
8. Il tempio come centro di comunione
”Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore per lodare il nome del Signore” (Salmo 121).
Il segno dell’Alleanza, dell’unità del popolo, della fermezza della speranza.
· Attività al centro della parrocchia
La parrocchia svolgerà la funzione di centro di comunione allargata, atta ad offrire a tutti una gioiosa esperienza di famiglia di Dio alla luce della Buona Novella.
Il tempio e la struttura parrocchiale saranno strumento d’incontro,di comu- nione ,di coordinazione e di supporto per tutti i vicinati, attraverso i vari servizi che in essi si svolgono: accoglienza, oratorio, festa, catechesi,
liturgia, cultura, caritas, volontariato….
La vita al centro della parrocchia trova la sua pienezza nella celebrazione domenicale, a cui saranno accompagnate tutte le famiglie dei vicinati.
Le mie riflessioni, modifiche, integrazioni, proposte........................................................................................
